vi segnalo l'ennesimo, intollerabile atto di crudeltà nei confronti di una creatura indifesa.
Copio dal sito dell'OIPA:
"CANE TORTURATO E UCCISO A SANGINETO (CS) L’OIPA SI COSTITUISCE PARTE CIVILE E CHIEDE UNA PRESA DI POSIZIONE FORTE DA PARTE DEL COMUNE. “IL SINDACO TROPPO CONCILIANTE CON I COLPEVOLI SI COSTUISCA PARTE CIVILE E SI UNISCA ALLE ASSOCIAZIONI NEL CHIEDERE LA MASSIMA PENA
Non possono che stridere le parole del sindaco di Sangineto (CS), Michele Guardia, che nel commentare la disumana e sadica uccisione di un cane randagio ad opera di quattro ragazzi nelle campagne del paese, pone l’attenzione “sull’incredulità per quanto accaduto” e sul “ravvedimento e recupero di questi giovani”, piuttosto che sul prendere una posizione forte a nome del Comune per accertarsi che la pena che verrà comminata sia la massima prevista per il reato di uccisione di animale.
L’OIPA, oltre a procedere con una pre-costituzione di parte civile in attesa dell’inizio del procedimento penale a seguito della denuncia sporta dai carabinieri di Sangineto (CS), ha predisposto una formale lettera di richiesta al Comune di Sangineto affinché si costituisca anch’esso parte civile e prenda in seria considerazione il legame, già ampiamente provato da diversi studi scientifici, tra violenza nei confronti degli animali e violenza verso le persone.
Il caso in questione presenta infatti una serie di aggravanti che non permettono di liquidare il tutto sperando nel ravvedimento dei colpevoli. L’uccisione è avvenuta con particolare crudeltà e sadismo, verso un essere vivente indifeso e ad opera di ragazzi giovani che hanno mostrato estremo orgoglio del loro atto tanto da pubblicarlo online, a dimostrazione che non vi era nessun pentimento né percezione del male causato né al cane né alla comunità intera.
L’OIPA e molte altre associazioni di protezione animali nazionali e locali hanno dato il via ad un massiccio movimento di protesta che ha previsto, oltre a diverse iniziative online, una giornata di manifestazione locale per dare voce allo sdegno a al dolore di tutti coloro che non solo hanno a cuore i diritti degli animali, ma che chiedono una pena esemplare per la tortura e morte di Angelo, così ribattezzato, e lo sfregio subìto dalla sensibilità pubblica."
Su change.org è stato dato avvio ad una raccolta firme affinchè i responsabili vengano debitamente puniti (art. 544-bis del Codice penale: “Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagioni la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni”) e che naturalmente vi invito a sottoscrivere.
http://www.animalamnesty.it/ |
E' compito di ognuno di noi tutelare l'ambiente nel quale viviamo e nondimeno rispettare ogni forma di vita.
L'aggressività è codificata nel genoma del mondo animale, ma la crudeltà a quanto pare sembra essere una precisa peculiarità dell'uomo, evidente sin dai primi anni di vita.
Invito dunque i genitori ad insegnare ai loro figli compassione e rispetto, senza nel contempo sottovalutare quelli che potrebbero essere segnali importanti, come già evidenziato dal Professor John Bowlby (etologo e psicoanalista) "La crudeltà verso gli animali e verso gli altri bambini è un tratto caratteristico, sebbene non comune, dei delinquenti non empatici. Manifestazioni occasionali di crudeltà senza senso sono ben conosciute in alcune forme di malattie mentali" , così come in seguito ribadito dal DSM-III-R (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) che nella sua edizione del 1987 inserisce la crudeltà fisica nei confronti degli animali fra i sintomi indicativi del disordine della condotta. Condotta che non è remoto con la crescita possa evolvere in violenza verso i propri simili: tanto per fare qualche esempio sottoforma di bullismo, stupri, omicidi.
Non è questa la sede per approfondire l'argomento (che comunque vi invito a indagare, perchè conoscere certe dinamiche oltre ad essere un dovere morale è anche un argomento estremamente interessante), così come eviterò di pubblicare le immagini del povero cane torturato e ucciso.
Preferisco invece puntare sulla delicatezza insita nelle parole di due grandi Donne, con la speranza possano ispirare anche coloro che vedono certi eventi come poco rilevanti: