IL LATO NASCOSTO DELLA MONTAGNA...

Il motivo per cui ho deciso di creare questo piccolo spazio è per cercare di dar voce a quello che un po' percepisco come il "lato nascosto della montagna". Quanti di noi si sono spesso ritrovati letteralmente storditi dal potere esercitato con sempre maggiore intensità dalle notizie gridate: chi è salito in cima a cosa, quanti sono finiti sotto l'ennesima valanga, pettegolezzi, classifiche su chi è l'alpinista più bello/bella... Esercizi di vanità e, spesso, semplice manipolazione. Quello che mi piacerebbe fare - e ancora francamente non so se ne sarò in grado - è piuttosto di dar voce ai silenzi, le immagini, le esperienze di chi come me in montagna cerca altro, rispetto a tutto questo. Per certi aspetti un blog di servizio. O piuttosto, se vorrete, un piccolo spaccato della mia realtà. Proprio per questo ho evidenziato alcuni siti/blog che a parere mio possono essere interessanti da seguire e anche qualche semplice spunto per aiutare chi, purtroppo, non è fortunato come noi.

venerdì 5 giugno 2015

REPORT DAL NEPAL (Maria Climent)

Siamo in Nepal da un paio di giorni.

Il nostro compito adesso è quello di fare delle indagini.
Stiamo contattando diverse ONG, il governo, i volontari e i locali.
Siamo stati in diverse località e ci stiamo informando circa le zone dove gli aiuti non sono arrivati.
Si tratta di un vero e proprio nido di opportunisti, troppo baccano. Molte persone si stanno dando da fare in modo scoordinato, nel tentativo di portare cibo o riparo nelle zone dove è stato detto che non hanno ricevuto nulla.

Il governo giura e spergiura che tutte le aree sono coperte.
Altre persone dicono il contrario...

Ieri sono state aperte le scuole. L'UNICEF pubblica nella sua pagina che tutti i bambini hanno ripreso le lezioni; ma noi sappiamo per certo che molte scuole, soprattutto nelle aree remote dell'Himalaya a nord-est di Sindupalchowk, sono fatiscenti e lì non è stato costruito niente dove i bambini possano studiare.
E' da più di un mese che non ci sono lezioni e questo va ad influenzare la vita domestica della famiglia nepalese, perchè i genitori sono contadini e così non possono andare a lavorare nei campi.
E' un ciclo che si è interrotto.

D'altra parte le organizzazioni straniere si sono concentrate sui bisogni fondamentali, fornendo cibo e riparo; e poi in molti non vogliono andare in queste remote zone dell'Himalaya, perchè si tratta di luoghi inaccessibili ed è molto difficile fornire un aiuto lì...

SOS Himalaya sta elaborando un progetto.
Non è così facile come sembra.
Si richiede esperienza, ottima organizzazione e coordinamento.
Abbiamo ancora bisogno di fondi, qui è l'aiuto necessario è infinito.
Noi cercheremo di raggiungere quelle zone inaccessibili.

Grazie a TUTTI VOI, che siete migliaia e che state rendendo tutto questo possibile.
Cercheremo di informarvi ogni volta che possiamo.
Non è molto facile, siamo piccoli e non possiamo coprire tutto.

Grazie