IL LATO NASCOSTO DELLA MONTAGNA...

Il motivo per cui ho deciso di creare questo piccolo spazio è per cercare di dar voce a quello che un po' percepisco come il "lato nascosto della montagna". Quanti di noi si sono spesso ritrovati letteralmente storditi dal potere esercitato con sempre maggiore intensità dalle notizie gridate: chi è salito in cima a cosa, quanti sono finiti sotto l'ennesima valanga, pettegolezzi, classifiche su chi è l'alpinista più bello/bella... Esercizi di vanità e, spesso, semplice manipolazione. Quello che mi piacerebbe fare - e ancora francamente non so se ne sarò in grado - è piuttosto di dar voce ai silenzi, le immagini, le esperienze di chi come me in montagna cerca altro, rispetto a tutto questo. Per certi aspetti un blog di servizio. O piuttosto, se vorrete, un piccolo spaccato della mia realtà. Proprio per questo ho evidenziato alcuni siti/blog che a parere mio possono essere interessanti da seguire e anche qualche semplice spunto per aiutare chi, purtroppo, non è fortunato come noi.

sabato 18 luglio 2015

SALVIAMO IL LAGO SUPERIORE DI FUSINE

Cari Amici,
porto alla vostra attenzione una petizione urgente.
Se ne condividete l'importanza, vi prego di firmare e diffondere.
Grazie

***

Alla Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia: Salviamo il Lago Superiore di Fusine

Il Lago Superiore di Fusine, in Friuli, sta morendo!
I 2 laghi di Fusine, superiore ed inferiore, sono 2 perle nelle Alpi Giulie.
Nelle loro acque limpidissime si specchia lo splendido anfiteatro montuoso del Monte Mangart.

La loro bellezza li rende famosi non solo in Friuli Venezia Giulia, ma in tutta Italia e nelle nazioni vicine Austria e Slovenia.

Il Lago Superiore purtroppo sta subendo negli ultimi decenni un progressivo interramento causato dallo straordinario accumulo di ghiaia e fango; ciò ha provocato l’innalzamento del fondo del lago e una progressiva riduzione della sua superficie, sostituita in gran parte dell’anno (soprattutto se piove poco) da prato e fango. 

Durante l’inverno di fatto di acqua ne rimane ancora meno perché, a causa della ridotta profondità residua, essa viene sostituita da ghiaccio, tanto da aver provocato in passato autentiche stragi del pregiato Salmerino, il pesce che dall'era glaciale lo abitava in grandissima quantità (presente solo in pochi altri laghi alpini). 

Questo fenomeno di trasformazione di un lago prima in palude e poi in prateria, benchè in parte naturale per i laghi alpini, nel caso del lago superiore di Fusine è stato notevolmente accelerato dall’uomo con opere di regolamentazione delle acque torrentizie che adesso trasportano il materiale ghiaioso e i limo molto più velocemente e in quantità maggiore.

Chiediamo che la Regione Friuli Venezia Giulia al più presto valuti scientificamente il problema e metta in atto le azioni per il ripristino e la salvaguardia del Lago Superiore di Fusine.

https://secure.avaaz.org/it/petition/Alla_Presidente_della_Regione_Friuli_Venezia_Giulia_Salviamo_il_Lago_Superiore_di_Fusine/?tEHOwib




martedì 7 luglio 2015

DIARIO DI SOS HIMALAYA

23 giugno 2015 - Nepal


Dopo un periodo di duro lavoro è gratificante ammirarne i primi frutti.

Abbiamo caricato diversi camion diretti a Ghyang Suka Thoker, VDC Ward 1, Distretto di DOLAKHA, in modo da offrire riparo alle innumerevoli persone che sono rimaste senza casa.

Ecco una serie di foto, che valgono più di mille parole.

Vorrei farvi sapere che GRAZIE A VOI TUTTI questo - e moltissimo altro, che presto vedremo realizzato - è stato reso possibile.

Molte persone adesso hanno una casa in cui ripararsi dall'imminente monsone.
Noi siamo sereni, con la consapevolezza di aver lavorato duramente per più di due mesi.
Siamo sereni perchè possiamo dire di aiutare a risollevare più di 11 scuole e a dar riparo e un tetto in due zone distinte del Nepal, Gorka e Dolakha, di aver aiutato a costruire quasi 200 case.

Adesso siamo di rientro per recuperare le forze e pensare al prossimo obiettivo. Al quale stiamo già dando forma....

Tuttavia abbiamo bisogno di molto aiuto.


Centinaia e centinaia di JASTAPATAS (tetti di zinco) vengono distribuiti a tutti i bisognosi, venuti a piedi dai rispettivi villaggi fino alla strada più vicina alla quale sono i camion sono potuti arrivare
Di quasi 4 mm, la miglior qualità che Mingma è riuscito ad ottenere
I camion stanno arrivando e la gente si organizza per scaricare il materiale

Se si arrotolano sono più facili da trasportare sulla schiena
Un anziano in attesa di arrotolare la sua jastapata e caricarsela sulla schiena. La porterà per ore sino al suo villaggio

Così sono le loro case: totalmente inservibili. Adesso, con il tetto di zinco, le persone non si bagneranno durante il monsone

Ci hanno ringraziato di cuore e hanno cominciato a camminare, ognuno in una direzione diversa; li abbiamo visti caricare i loro tetti sulle spalle e sulla testa. Ad attenderli lunghe ore di marcia verso il villaggio.

Hanno perso la loro casa, anni di esistenza. Hanno perso parte della loro storia...



La verità è che tutta la gente era molto felice di quanto stavamo facendo.
Per loro questo rappresenta molto, è la loro vida, il loro riparo

Mingma Sherpa, il referente di SOS Himalaya - Fundación Iñaki Ochoa de Olza in Nepal.
E' il nostro braccio, occhio e mente laggiù.
Non abbiamo parole per ringraziarlo di tutto ciò che fa. Grazie Mingma, un'altra volta ancora

DIARIO DI SOS HIMALAYA

18 giugno 2015 - Nepal


Ieri stavamo visitando una delle nostre scuole, quando ci hanno allertati dicendo che a causa del terremoto una delle pareti era instabile e che pertanto poteva essere pericoloso.
Siamo andati a verificarlo ed ora ci accingiamo a ricostruire alcune parti della struttura, oltre ad aiutarli con la realizzazione di due aule in più, potendo così aumentare la popolazione studentesca.





Il villaggio è completamente distrutto. La scuola è rimasta in piedi - perchè era di buona fattura - ma la maggior parte delle case erano costruite con mattoni di fango, troppo vecchie per resistere ad un terremoto fi quasi 8 gradi.

Speriamo di poterli aiutare a ricostruire tutto ...







lunedì 6 luglio 2015

venerdì 5 giugno 2015

REPORT DAL NEPAL (Maria Climent)

Siamo in Nepal da un paio di giorni.

Il nostro compito adesso è quello di fare delle indagini.
Stiamo contattando diverse ONG, il governo, i volontari e i locali.
Siamo stati in diverse località e ci stiamo informando circa le zone dove gli aiuti non sono arrivati.
Si tratta di un vero e proprio nido di opportunisti, troppo baccano. Molte persone si stanno dando da fare in modo scoordinato, nel tentativo di portare cibo o riparo nelle zone dove è stato detto che non hanno ricevuto nulla.

Il governo giura e spergiura che tutte le aree sono coperte.
Altre persone dicono il contrario...

Ieri sono state aperte le scuole. L'UNICEF pubblica nella sua pagina che tutti i bambini hanno ripreso le lezioni; ma noi sappiamo per certo che molte scuole, soprattutto nelle aree remote dell'Himalaya a nord-est di Sindupalchowk, sono fatiscenti e lì non è stato costruito niente dove i bambini possano studiare.
E' da più di un mese che non ci sono lezioni e questo va ad influenzare la vita domestica della famiglia nepalese, perchè i genitori sono contadini e così non possono andare a lavorare nei campi.
E' un ciclo che si è interrotto.

D'altra parte le organizzazioni straniere si sono concentrate sui bisogni fondamentali, fornendo cibo e riparo; e poi in molti non vogliono andare in queste remote zone dell'Himalaya, perchè si tratta di luoghi inaccessibili ed è molto difficile fornire un aiuto lì...

SOS Himalaya sta elaborando un progetto.
Non è così facile come sembra.
Si richiede esperienza, ottima organizzazione e coordinamento.
Abbiamo ancora bisogno di fondi, qui è l'aiuto necessario è infinito.
Noi cercheremo di raggiungere quelle zone inaccessibili.

Grazie a TUTTI VOI, che siete migliaia e che state rendendo tutto questo possibile.
Cercheremo di informarvi ogni volta che possiamo.
Non è molto facile, siamo piccoli e non possiamo coprire tutto.

Grazie